

TOCCATA E FUGA
PROX:
GIOVEDÌ 29 MAGGIO
alle 18,30
la
7ª serata
della 7ª stagione

viale somalia 50a,
roma

VEDIAMO QUESTA: TOCCATA E FUGA
25 aprile 2025
FIL ROUGE​:
ESSERE ED APPARIRE
TRACCIA:
TOCCATA E FUGA

SE VOGLIO VENIRE ANCH'IO?
Tutto quello che è necessario sapere, e le modalità di partecipazione,
li trovate QUI, oppure cliccando sul tasto
COS'E' E COME FUNZIONA,
lassù in alto.
Archiviata anche La quinta.
Traccia imbarazzante, forse concepita per essere un assist a qualcuno a cui piace il piccante. Sulle prime - a sentire la chat di gruppo - ha creato difficoltà, sindrome del foglio bianco. Ma siamo ormai rotti a tutto, i testi sono arrivati copiosi, seppure in zona Cesarini.
Potete trovarli tutti, come sempre, nella Sezione I TESTI, precisamente QUI. Quelli non letti sono contrassegnati dalla freccina "NUOVO".
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Snobbate le tracce proposte dall'organizzazione (che poi siamo noi) per il prossimo turno è stato lanciato e approvato a larga maggioranza Toccata e Fuga.
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Torniamo cocciutamente a riportare la vostra attenzione al fil rouge dell'anno, Essere ed Apparire. Continuiamo ad esser certi che - a differenza delle apparenze - lascia il campo dell'immaginazione pressocché libero, dato che - a ben pensarci - la stragrande maggioranza delle situazioni fa i conti con questa dualità. Che non riguarda solo la finzione di come vogliamo apparire, diversi da quel che siamo; ma anche tutta l'ingannevolezza spesso innocente che ci fa dare alle cose e alle situazioni un'interpretazione diversa dalla realtà reale.
Eppure più d'uno dei testi che presentate bypassa l'ostacolo dell'attinenza - anche elastica - al fil rouge; fa finta di nulla.
In fin dei conti si tratta solo, in fase creativa, di tenere il tema in un angolino della mente: non sarà difficile orientare il racconto - o anche solo una sua fase significativa - in una direzione che abbia almeno in filigrana quella dualità. Ci accorgeremo che spesso c'è già, quasi a nostra insaputa.
E quello sforzo sarà premiato a fine stagione, quando - per coerenza col titolo del ciclo e per dare un senso unificante alla raccolta - l'antologia ospiterà i racconti che giocheranno di più con l'ambivalenza del fil rouge.
Se uno non tiene a vedere pubblicati i propri racconti (c'è chi lo sostiene con convinzione), o se l'alternativa è non scrivere affatto, va bene così. Ma chi a quell'antologia volesse partecipare, giochi anche col fil rouge; ci vuol poco.

Una selezione delle immagini della serata. Tutto il resto QUI o nel Menu "le Foto"
CONCORSO DI NATALE: I VINCITORI
dicembre 2024
VINCITORI
della 3ª Edizione del Concorso di Natale
1° classificato
FRANCESCO MARCHESE
"Oro Vincenzo"
2° classificato
VINCENZO DE FALCO
"Oro, incenso e prosecco"

La giuria del Concorso di Natale 2024 ha deciso di assegnare il primo posto al racconto "Oro Vincenzo" di Francesco Marchese per la sua intensa carica emotiva e simbolica. "Oro Vincenzo" intreccia un'atmosfera sospesa tra il reale e il magico, affrontando temi profondi come il sacrificio, la solidarietà e la misteriosa forza del destino. La scena delle api, poetica e potente, simboleggia l'intervento del miracolo nella quotidianità e dona alla storia un'aura unica. La narrazione, curata e coinvolgente, ha saputo trasportare i lettori in un mondo ricco di significati e di emozioni autentiche.
- Motivazioni della Giuria -

La giuria del Concorso di Natale 2024 ha deciso di assegnare il secondo posto al racconto "Oro, incenso e prosecco" di Vincenzo de Falco per il sapiente equilibrio tra ironia e profondità. La scrittura brillante e vivace rivisita il tema della famiglia e delle tradizioni, intrecciandolo con il coraggio di innovare e reinventarsi. La giuria ha riconosciuto nel protagonista, Baldassarre, un personaggio capace di incarnare il cambiamento, rendendo la storia fresca, moderna e sorprendente, anche per i tanti richiami, nascosti con sapiente leggerezza, al viaggio fatto da Mosè verso la Terra Promessa.
3° classificato
MARCELLO LUBERTI
"Un'altra storia"

La giuria del Concorso di Natale 2024 ha deciso di assegnare il terzo posto al racconto "Un'altra storia" di Marcello Luberti per la sua audace reinterpretazione di una storia biblica iconica. L’autore ha saputo trasformare i Magi in figure umane, con dialoghi brillanti e un umorismo sottile che convive con riflessioni profonde. Il finale, che suggerisce come un piccolo gesto possa influenzare il corso della storia, dona alla vicenda un senso di meraviglia e spinge a riflettere sulla forza dell’amore e delle scelte.
Un sentito grazie a tutti i partecipanti.
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Sono:
STEFANIA BACCI - MAURA BISOZZI - GRAZIA BROGI - CRISTIANA BUSATTI -
MARIO CONTI - MARIA CECILIA D’ASDIA - ALESSANDRA DE FALCO - MARIA ROSARIA DE FALCO - VINCENZO DE FALCO - NURITH DELL’ARICCIA - GABRIELE FERABECOLI - ELISABETTA GIACOBBE - LIVIA GORINI - MARCELLO LUBERTI -
FRANCESCO MARCHESE - STEFANIA MARTUCCI - ROSELLA MIRIZZI - MARIA MODUGNO - ELIO NICOLOSI - MARIA PIA PARENTI - ANNA PAUDICE - FABIO MASSIMO PERONI - VANNI PICECCO - GIUSI SARACINO - LETIZIA STRADONE -
LORENZA TOPA - LIDIA TRIGLIA - ALESSANDRO VAIANO - CLAUDIA VERRIENTI
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... (e a tutti i correttori di bozze).

L'ANTOLOGIA completa dei racconti di "ORO, INCENSO E BIRRA" è acquistabile presso ELI.
UN REGALO PERSONALIZZATO. Non è da tutti regalare un libro di racconti contenente quello scritto da te, col tuo nome sul retro di copertina e all'interno del volume.
UN CODICILLO POETICO ALLA SCORSA STAGIONE
21 ottobre 2024

Stavamo per riporre la scorsa stagione nell'album dei ricordi, quando Rosella Mirizzi se ne è uscita, come se niente fosse e con perfetto tempismo per schivare (volutamente) la pubblicazione nell'antologia, con questo bouquet di composizioni in versi, una per ciascuna traccia proposta.
Ecco i versi (cliccate sul titolo della raccolta):
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"SONO SOLO CANZONETTE... ANCORA TU"
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SONO SOLO CANZONETTE: il fil rouge della scorsa stagione
6 ottobre 2023

Sono solo canzonette? No. Sono nient'altro che la colonna sonora della vita.
Quelle d’autore e quelle “stupide”. Anzi, il verso più demenziale con cui ti svegli diventa il tormentone della giornata. Qualcosa avrà.
Mentre i più alati fanno tutt'uno coi momenti che contano.
Questa stagione, adottando provocatoriamente l'apparente diminutivo, si prefigge di riconoscere alle canzonette tutto il ruolo che gli spetta, e a tanti testi il merito di dar forma di parole - e forma brillante, in molti casi - a sensazioni e stati d'animo che noi non avremmo saputo sintetizzare così bene.
I racconti che scriveremo ne mostreranno la gamma.
Quanto alle tracce mensili, le estrarremo insieme mese per mese da quei testi - titoli, versi - nella maniera più libera. E la frase scelta di volta in volta ci metterà poco a prender forma di fantasie di scrittura.
Non siamo obbligati a “reinterpretare” il verso in relazione alla sua canzone. Assolutamente no. Scriveremo su quanto quelle parole ci evocano, le collocheremo nella cornice che vogliamo; come sempre drammatica o giocosa, sentimentale o cinica, avvolgente o provocatoria; passata presente o futura. Purché quelle parole restino il soggetto - esplicito o no - del nostro testo.
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Detto l'essenziale (per i dettagli guardate QUI, o alla voce "COS'È e COME FUNZIONA), non ci resta che scrivere.
l'ANTOLOGIA 2024
"SONO SOLO CANZONETTE"
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LA SCORSA STAGIONE: ANTOLOGIA
16 ottobre 2024

QUELLI DI SCRITTOMISTO PUBBLICANO

ANTONIO
COLOMBO



Nei romanzi della “trilogia delle lettere”, ENNE (2021), EFFE (2023) ed ERRE (2024), tutti pubblicati con la casa editrice deiMerrangoli, l’iniziale del nome del protagonista dà il titolo ai libri. In ognuna delle tre storie c’è poi una lettera, scritta da uno dei personaggi, fondamentale per lo sviluppo della vicenda. In realtà i tre racconti hanno in comune la vita difficile di personaggi tormentati dalla mancanza di affetto, dalla sfortuna e dalla colpa, cui reagiscono con il desiderio di riscatto.
ENNE narra i trascorsi paralleli di Nando e di Gabriele, amici d’infanzia dal carattere opposto. Il secondo diviene causa di sconvolgenti tragedie che stravolgono la vita del primo. Gli eventi esasperano l’ossessione di Gabriele per il suo compagno, fino a portarlo a una svolta drammatica e, forse, imprevista. Di certo è imprevista la verità che il padre di Nando gli rivelerà nella lettera con cui si chiude il romanzo.
La vita della protagonista di EFFE, Filomena, scorre apparentemente sempre uguale, fra piccole manie e riti quotidiani, solo una vecchia amica e tanti conoscenti, gli avventori del suo bar. Coltiva però un sogno e nasconde un segreto al quale presto potrà dare un volto. Filomena attraversa la sua esistenza senza trovare il coraggio di agire, fino a quando il destino riporterà a galla il suo incubo, ma permetterà anche alla sua determinazione di riemergere. Affronterà così i suoi demoni e intreccerà nuovi fili nella trama del suo vissuto per riscattarsi.
Rosaria e Virginia, protagoniste di ERRE, crescono nel freddo di famiglie senza amore, una in preda a un padre violento e delinquente, l’altra trascurata da genitori ricchi e famosi. Due vite vissute in contesti diametralmente opposti ma avvelenate dallo stesso gelo affettivo e dallo stesso senso di abbandono. Il loro incrociarsi sembra accendere nuove
speranze. Il dovere di affrancarsi dalla sua colpa impone però a Rosaria di rinunciare alle nuove possibilità che le vengono offerte. ERRE è una storia di violenza familiare, di deserto affettivo, di crimine e di disperazione, ma
anche di riscatto, di amore, di altruismo, in cui l’arte appare come rifugio e nutrimento dell’anima, altrimenti inaridita dalla disperazione.
Antonio Colombo si unisce a noi cavalcando una bella trilogia dal gusto anglosassone, figlia delle sue importanti frequentazioni - umane e geografiche - americane.
Editi da https://deimerangoli.it/, trovate o potete ordinare i tre romanzi presso ELI.

DANIELE
POTO
Con una gravidanza atipica che all'inizio viene rifiutata. Ma quando una madre prende in braccio il suo bambino tutto può cambiare. E la vita improvvisamente sembra raddrizzarsi attraverso la storia vera di una donna che, lottando contro i pregiudizi, s'insedia a Roma e, partendo dalla gavetta, si conquista un solido presente, documentando un piccolo spaccato della storia d'Italia: dal terrorismo a Berlusconi fino all'attuale temperie. La serenità si rompe quando suo figlio va incontro a un tragico destino. Quel ragazzo fortemente amato era la ragione di una vita. Metabolizzando il lutto con il racconto di questa parabola Anna Murante ci consegna uno spaccato intimo di questo percorso sofferto e irrisolto, irrorato dalla speranza di una redenzione, forse anche religiosa. Daniele Poto ha solo cercato di restituire al meglio la sua gioia e il suo dolore.
Qui - si evince dalle pagine del libro - Daniele svolge quel compito prezioso che sta nell'affiancare il protagonista di una storia forte, quando questo è meno familiare con la pagina scritta ma è portatore di qualcosa che va raccontato bene.


La realtà che affrontiamo tutti i giorni presenta la difficoltà di distinguere il vero dal falso, in senso giornalistico le notizie autentiche dalle fake news. Giocando su questa confusione, attraversandola, Daniele Poto ha costruito un’antologia con i racconti e i pezzi di vita scritti negli ultimi dieci anni, su occasione, per impegni dei gruppi di lettura, per gioco letterario. Ma in “Veramente falso” (ossimoro) (Porto Seguro editore, 166 pagine) il puzzle è omogeneo perché invenzioni e saggistica non si scontrano ma si compongono in un insieme armonioso che si propone come piccola guida etica per il futuro.
E’ godibile la varietà dei racconti che propone, tra l’altro, un migrante accolto dal politicamente corretto da un’ondata di finto buonismo, un pugile invasato del sogno americano in piena pandemia, l’odissea di un tunisino immerso in un mondo che non conosce e che lo disconosce. In definitiva attraverso le singole narrazioni si ricostruisce l’identikit di un Paese gretto, meschino ma con possibilità di riscatto perché ogni tanto speranze e motivazioni rialzano la testa. Particolarmente stimolante è la lista delle manutenzioni necessarie: dell’amore, dell’amicizia, del decoro estetico. L’Italia nella metafora non è forse una bellissima donna che si veste male e si trucca peggio, sfigurando di fronte a Paesi meno esteticamente gradevoli ma assolutamente più curati? Stimolante la rievocazione della censura che bloccò i testi di alcune canzoni considerate hard negli anni ’60. Guccini fu costretto a ritoccare le strofe finali di “Dio è morto”, aggiungendo : “Ma se Dio muore e per tre giorni e poi risorge...”. Solo così la Radio Vaticana diede l’assenza alla messa in onda del pezzo. Il lettore dovrà stare attento alle finzioni esercitando capacità di controllo sin dal sottotitolo che contiene una voluta improprietà della lingua inglese.

GIUSEPPE
DEL NINNO

"Ricordi familiari e testimonianze dirette, foto sbiadite e documenti sgualciti ricostruiscono la memoria di un mondo antico, giaÌ€ lontano ma straordinariamente vicino, la cui custodia eÌ€ preziosa, dato che, come eÌ€ stato scritto, «chi non ha passato non ha futuro».
Una storia del Novecento tra le due guerre attraverso i ricordi e le testimonianze della mia famiglia: ecco quello che ho scritto, a partire dai racconti ascoltati e dagli oggetti trovati nei bauli e in fondo ai cassetti, con l’intenzione di trasmettere alle generazioni future il ricordo di quello che fecero i loro avi e, non secondariamente, la memoria di quel ‘mondo antico’ nel quale affondano le loro radici. Senso del dovere, amore per la Patria, accettazione del proprio destino, ma anche il coraggio innescato dalle circostanze e, almeno per i piuÌ€ giovani, quel pizzico d’incoscienza tipico dell’etaÌ€: questi i tratti comuni che sono riuscito ad enucleare dalle vicende che ho raccolto, mescolando brandelli di tradizione orale, ornamenti letterari, documenti, dai quali emerge una imprevista certezza: i periodi storici difficili e malfamati, i lunghi momenti di difficoltaÌ€ materiali e perfino la tragica esperienza della guerra non sono incompatibili con i buoni sentimenti, con la serenitaÌ€ di esistenze quotidiane governate dagli affetti familiari e perfino con la nostalgia.”
Eravamo ancora caldi della presentazione de La Vita Quotidiana..., che ecco veder pubblicato un altro libro del nostro. E pare che un romanzo sia in uscita a febbraio 2024. Beato lui.
Stavolta non è la memoria sua a rievocare persone e fatti, quanto quella raccolta fra i membri della sua famiglia.

"Ricostruzione microstorica e reinvenzione onirica; autobiografia ed esercizio di stile, questo “memorandum” intende proporre attraverso l’ironica, affettuosa riflessione dell’adulto, il racconto di una città scomparsa eppure presente, unica eppure universale. E il lapis rosso e blu non vuol essere l’inflessibile strumento di un maestro capace solo di sottolineare errori, bensì la bacchetta magica in grado di far rivivere, sia pure nel tempo breve di una recita, tutto un teatrino di personaggi, luoghi e di momenti. Così l’io narrante tratteggia il primo impatto di un bambino d’epoca con i grandi temi della vita (la morte, il sesso, la religione) ma anche le piccole realtà quotidiane (la scuola, i giochi, il cibo, le canzonette, il cinema). E la recita continua, e si ripete... "
Chi vi scrive conosce Giuseppe perché l'ha voluto conoscere. Dopo aver notato in libreria e letto tanti anni fa la prima edizione di questo La vita quotidiana...: la capacità di rendere le piccole e grandi cose del mondo viste dagli occhi di un bambino ma decantate nell'esperienza di un adulto; i colori sapori odori di una Napoli su cui anch'io feci in tempo ad affacciarmi bambino e che ricordo vividamente; lo stile, che partendo da una prosa sensoriale si allarga disegnando atmosfere, stati d'animo e prospettive storiche; le carrellate negli interni delle case di un tempo alla Amica di nonna Speranza... Leggerlo fu un transfert. Come non andare a cercare l'autore?
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Il libro può essere acquistato/ordinato da ELI, viale Somalia 50/A, oppure tramite la piattaforma Bookdealer.

SILVIA
COSTA

«La chiave della conoscenza è nella vita precedente». In un antico monastero indiano è custodito un mistero millenario, i Nadi Shastra, i libri della vita. Le pagine sono delle foglie di palma essiccate, "le foglie del destino", sulle quali è incisa la storia dell'umanità. Dall'impronta del pollice il bramino risale al Libro della Vita, lì legge il dipanarsi del karma di un essere umano. Pushpavadhani, in un frangente nel quale la sua vita incrocia la guerra e il destino di interi popoli, si reca al monastero per conoscere la chiave della propria esistenza. «Avrai e non avrai, così mi disse il bramino. Ma cosa significa avere? Cose materiali? Le ho avute e non le ho più, questo è vero. Che cosa ho avuto allora, Amore, aiuto, giustizia? Sì, ma come le dà la vita: a tratti e talvolta intensamente. Ci affanniamo affinché tutto vada bene, ma non si può totalmente controllare e indirizzare la nostra vita, o quella degli altri. Dobbiamo metterci in cammino, lasciare andare ciò che non ci appartiene più e vivere ogni momento, per sentire il bene in ogni gesto e pensiero, dentro di noi. Questo è avere: un avere stabile, che non dipende dagli eventi o dagli altri, solo da noi».
Silvia viaggia con noi di ScrittoMisto da tanto.
Quanto basta (ma ne basterebbe anche meno) per cogliere alcune note forti della sua personalità e, va da sé, del suo stile letterario.
In questo libro (e nella storia personale che c'è dietro) si ritrovano tutte: grande solidarietà ed empatia con chi soffre o ha sofferto, capacità di far suo e calare nella sua prosa quel dolore ma anche la redenzione con cui se ne esce.

VANNI
PICECCO

Doveva essere un'innocente sorpresa, ma i suoi propositi romantici gli si ritorcono contro. Guido rientra a casa in anticipo, con una scatola di cioccolatini in mano e una gran voglia di fare l'amore con la sua compagna. La scena che gli si presenta davanti, però, va ben oltre la sorpresa. Elena, la sua fidanzata, la sua donna, la sua dolce metà è nuda in compagnia di un altro uomo. Si tratta di un tradimento, questo è certo, è quello che pensa Guido. Accecato dalla rabbia decide di cacciarla dalla sua vita, andando alla ricerca di un'avventura e del sesso per scacciare il fantasma di quel dolore. Ma Elena tornerà ancora e ancora, per spiegargli, per aprirgli gli occhi su una storia molto diversa dalla semplice apparenza. "La notte dei tradimenti" è un romanzo originale, inaspettato e pieno di colpi di scena. Non riflette banalmente sull'amore, ma su tragedie invisibili e incomprensibili, tematiche attuali e spinose. Sono pagine dallo spirito tantrico, dove le emozioni girano intorno al sesso, ai suoi benefici e ai suoi pericoli.

MARCELLO
LUBERTI

Marcello Luberti e il tema i vivi e i morti, nella città di C.
Centro e origine del libro il racconto che dà il titolo al volumetto.
Un racconto sul ritorno nei luoghi natii, sulle vite cristallizzate nei manifesti mortuari sui muri di città, che danno la stura, in chi si ferma a leggerli, ai flash dei ricordi. Un pingpong tra la vita e la morte, uno Spoon River affidato non alla voce dei trapassati stessi, ma a quella del ritornato che li ha conosciuti.
Questo il nucleo, ma il volume va oltre, diventa un saggio, ritaglia testimonianze e versi di noti (come Ovidio, Flaiano) e meno noti della terra d'Abruzzo, al fianco di autori (Catullo, Montale, Joice ...) che invece si sono espressi sul tempo, la memoria, l'abbandono della vita.
Marcello ci offre il suo racconto; lo trovate QUI (e in "Fragaglia"). Ma è bello attraversare l'intera raccolta sapientemente (e coltamente) racchiusa nel libretto.

STEFANIA
MARTUCCI



Stefania nella stagione 2019 di ScrittoMisto scrisse un racconto commovente, MARIO C'E'. La disegnatrice Domitilla Costa ha voluto trarne una graphic novel, appena uscita nelle librerie. Naturalmente, da ELI la trovate.
Tribunale Civile, udienza per l'affido di una figlia minore. L'ansia di un padre sordo, che vuole fare capire che il suo rapporto con Anna, messo in dubbio dalla moglie, è un rapporto di amore, di dedizione e di impegno; l'ansia dell'anziana madre, che ripercorre i suoi ricordi più lontani e attende. E quella dell'avvocato, che corre, che rassicura, che spera, e che attende, anche lei.
... e LE ANTOLOGIE

8 tracce
27 autori
57 racconti
Sono solo canzonette? No. Sono nient'altro che la colonna sonora della vita.
Quelle d’autore e quelle “stupide”. Anzi, il verso più demenziale con cui ti svegli diventa il tormentone della giornata. Qualcosa avrà.
Mentre i più alati fanno tutt'uno coi momenti che contano.
Questa stagione, adottando provocatoriamente l'apparente diminutivo, si prefigge di riconoscere alle canzonette tutto il ruolo che gli spetta, e a tanti testi il merito di dar forma di parole - e forma brillante, in molti casi - a sensazioni e stati d'animo che noi non avremmo saputo sintetizzare così bene.
I racconti che trovate in questa antologia ne mostrano la gamma.
8 tracce, ciascuna ruba il titolo o un verso a una canzone; e quel titolo o quel verso dà lo spunto a un ventaglio di storie. Come sempre, molto diverse.

5 sezioni
21 autori
47 racconti
C’è un tema sempreverde dell’arena antropologica, sociale e mediatica: "come" quello che ciascuno sa o non sa - di sé, degli altri, degli accadimenti intorno a sè - condiziona o determina i rapporti fra noi e gli altri.
Da qui il titolo della stagione e della sua antologia: (NON) LO SA(NNO) contiene - seguendo il noto schema della “Finestra di Johari” - tutte le combinazioni che possono verificarsi:
LO SA - LO SANNO
LO SA - NON LO SANNO
NON LO SA - LO SANNO
NON LO SA - NON LO SANNO
A ciascuna abbiamo dedicato una sezione di racconti, a cui abbiamo aggiunto TUTTI FINGONO DI NON SAPERE. Sviluppi e conseguenze che, alla maniera di ScrittoMisto, attraversano i generi più diversi.

8 originali da falsificare
32 autori
55 falsi racconti

7 parti per 7 versi
30 autori
53 racconti
Dare per scontato qualcosa che non esiste, infilarlo in storie dove nessuno se ne meraviglia. Chi non sa cos’è un filofobo? Come si manifesta la cachipsìa e che conseguenze può avere? Chi non si è mai trovato in imbarazzo avvertendo una certa tanfaglia?
Oppure far finta che qualcosa di concreto, di cui tutti hanno ben chiari l’aspetto, la collocazione, la storia, non corrisponda più a quell'immagine condivisa ma ne assuma un'altra, verosimile o bizzarra, a seconda dell’anima bella che l’ha pensata. Una foto istantanea di sconosciuti, intenti a chi sa che; un fosco enigma del passato da svelare vivendolo dall’interno; la vera (?) storia di Monna Lisa; quanti e quali usi si possono fare di un bunker, un noto bunker? Esercizi stuzzicanti e immaginifici per chi ha scritto, ma ci auguriamo coinvolgenti per il lettore.
L'antologia per il 2021, pensata per l'ANNO DANTESCO.
Ma come fare omaggio a LUI senza profanarne la memoria?
Per ricondurla al gioco letterario che più ci piace, abbiamo deciso che ciascun appuntamento mensile partisse da uno spunto della Commedia, sfilando fior da fiore un verso da questo o quell’altro Canto dell’Inferno, scelto per la sua notorietà, o per i mille volti che le parole usate possono assumere in un altro contesto, o per la suggestione che quelle parole producono.
Ancora una volta troverete sotto il tetto di uno stesso verso testi diversissimi per forma, lunghezza e carattere. Un omaggio a tratti trasgressivo alle soglie dell’irriverenza, a tratti religiosamente calato nello spirito di quel Canto dantesco.

La nostra prima antologia, quando l'idea aggregante dei testi era la novità del meccanismo in sè, il mix di svariati contributi con - in comune - una stessa traccia, la più curiosa e provocatoria che ci venisse in mente. Come recita l'aletta anteriore:
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"L’idea di fondo è vedersi, darsi una traccia, un pretesto, un vincolo (tipo un incipit), una sfida... E un appuntamento, di lì a un mese; quando chi avrà scritto leggerà agli altri. Racconto, poesia, divagazione, qualunque cosa possa essere letta insieme in una manciata di minuti.
Non pensate a un salotto letterario, a una tribuna da cui sfoggiare erudizione o purezza ideologica (ammesso che di ideologie ne reggano ancora); men che mai ad una competizione. Ci si va per divertirsi; unici ingredienti gusto, fantasia e intelligenza".
SE NE PARLA
Il Messaggero - 12 ottobre 2024

D La Repubblica - 11 maggio 2024




La Repubblica - Roma, 19 settembre 2023
Corriere della Sera - Roma, luglio 2022

Il Messaggero, dicembre 2021

La Repubblica

ScrittoMisto
a
RadioRadio.
FRANCESCO VERGOVICH
intervista
MARIO CONTI
A UN GIORNO SPECIALE.
Il giorno della presentazione della prima Antologia di ScrittoMisto, "Se una notte d'inverno in libreria", Francesco Vergovich ospitò Mario Conti negli studi di RadioRadio.
Si chiacchierò della libreria ELI, di ScrittoMisto, dell'Antologia in uscita, e di tanto altro.
Si era in gennaio, c'era una barba ora scomparsa e ancora non si parlava di virus. Ma quello che fu detto è attualissimo
e ve lo proponiamo.
ScrittoMisto C'E', sempre.
qui e sul canale "ScrittoMisto" di YouTube
Va' alla sezione "ScrittoMisto C'E'".
Guarda. Ascolta. Leggi.
VIAGGIA.
E poi
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(e lotta con noi)
racconti ed altro,
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23 gen 2019
Qui non si butta niente. Anzi, si va a caccia di prelibatezze.
Metteteli qui: testi off-topic, divagazioni, foglietti in fondo al cassetto.
Cliccate QUI
23 gen 2019
... I testi a tema assegnato sono concentrati nella pagina "I TESTI" cliccabile sul menu in alto o qui nella colonna centrale; in "Fragaglia" scritti e materiali estemporanei.