VANDA
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Sono nata e vivo a Roma ma ho origini napoletane, da parte dei nonni paterni, ed è per questo che mi sento una donna del sud con tutti i pregi e i difetti delle persone accoglienti e confidenziali.
Fin da piccola ho amato leggere e prestissimo mi sono avventurata a scrivere, ma solamente per me.
Ancora adesso penso che lo scrivere sia una sorta di esercizio del cuore che libera la mia testa “piena di parole”.
Da bambina era questa la sensazione che provavo mi sembrava di avere in testa una folla di pensieri che premevano per essere liberati; per questo, forse, anche leggere mi è sempre stato necessario.
Cucinare è un’altra delle mie passioni che riverso sui miei cari, sui parenti e sugli amici; è il mio modo di esprimere l’affetto.
Eppure queste due cose, quelle che amo di più, sono e sono state allo stesso tempo croce e delizia…un giorno magari vi dirò perché.
Amo viaggiare e in assoluto amo il mare che oramai è diventato qualcosa a cui non posso rinunciare.
Ho coinvolto e appassionato i miei due nipoti con storie anche incredibili che chissà, forse un giorno, saranno tramandate ai figli.
Quando erano molto piccoli e gli raccontavo che alla fine delle vacanze io levavo il tappo dal fondo del mare che si asciugava del tutto e l’anno dopo partivo qualche giorno prima per farlo riempire di nuovo, pettinare la sabbia e sistemare gli ombrelloni, mi guardavano rapiti, non sapevano se crederci o no.
Al momento quando comincio una storia si danno di gomito dicendo l’un l’altro “nonna ha gli occhi che ridono, ci sta prendendo in giro”.
Ma una cosa li ha presi e incantati e sono tentati di crederci per sempre.
Pur se profondamente credente, quando abbiamo affrontato il tema della morte, ho raccontato che poiché amo tanto il mare un giorno quando me ne fossi andata non sarei diventata un angelo ma mi sarei trasformata in una sirena.
Il più piccolo ha detto: “Nonna non si può tutti diventano angeli” ma poi subito dopo ha aggiunto “vorrà dire che sarai una sirena con le ali”.
Che dire…non ci sono altre parole…